11. Scese dalla carrozza poco oltre le nebbie. Inspirò l’aria fresca, ma già profumata di primavera. Provò a guardare il sole, ma distolse subito lo sguardo, ricordandosi che non era una buona idea. Poi andò a prendere suo figlio dalla sua cesta e lo portò con sé all’aperto. Alarch, preso alla sprovvista da quella luce così forte, iniziò a piagnucolare. «Lo so. Fa male agli occhi» gli disse suo padre. «Ma ti abituerai al sole come alle tenebre». In quanto ad April, era felice di vedere i colori brillanti dell’inizio della primavera. L’erba ancora chiara e morbida, le foglie così verdi sui rami ancora in parte nudi, il fango marrone scuro della strada e i primi fiori sul ciglio. Anche gli odori erano diversi, più intensi. «Stai già meglio, è vero?» chiese a Starrag. Lui le lanciò una