Lili sbuffò e si passò una mano sulla faccia. «Non fa ridere». Ardan la prese sottobraccio e la portò verso il divano. «Non deve far ridere. E sapevo già che temono una trappola. È realistico, non sono loro amico. Che cos’è che ti ha fatto incazzare così tanto?» «Oh, solo mio padre che pensa che tu mi abbia corrotta, magari stregata». Ardan sorrise. «Sembra divertente». Lili lo guardò e scosse la testa. «No, sai. È un’altra di quelle cose che non fanno ridere». Gli occhi di lui sembrarono attraversati da un vago dispiacere. Per un secondo o due sembrò umano, poi quell’impressione svanì, come se lui stesso l’avesse fatta evaporare. «Gli passerà» concluse, in tono disinteressato. «Suppongo che non cenerai con loro, quindi?» Lei scosse la testa. «Allora puoi cenare con me. Nuda, magar