Capitolo tre Charlie Torno in California e vado al mio appartamentino. Le montagne mi stanno chiamando. A Tucson ho sentito il bisogno di tramutarmi e correre, ma mi sono trattenuto. Stavo lavorando. Ora che non ho niente per occupare il tempo, non posso fare a meno di pensarci. O mi trasformo o butto giù la porta di casa dell’agente Annabel Gray, perché non riesco a levarmi dalle narici il suo odore, né a estirpare dalla mente i pensieri sconci su di lei. Cazzo. Devo recuperare il controllo su me stesso. Il telefono si illumina per una chiamata in arrivo. Il cellulare non tracciabile di Annabel. “Dune.” “Charlie?” Annabel sembra senza fiato, spaventata. I miei sensi si impennano all’istante: l’adrenalina raggiunge il picco, il calore mi pervade. Le cellule cercano di ridisporsi, c