Mi trovai ad annnuire. La bionda numero uno continuava a leccarmi le chiappe e il buchetto posteriore, Sidor era sempre dentro di me e io non capivo più niente. Mi sentivo sbronza come lui, sbronza di eccitazione e desiderio.
Sidor spiegò qualcosa in russo alla bionda numero due, Irina. Lei aggrottò la fronte, sorrise e annuì. Si alzò languidamente dal letto e se ne andò.
Sidor mi posò entrambe le mani sulle guance, tornando a baciarmi. «Capisco, davvero... ma mi fa male... stare con te... ah, divertiamoci».
I suoi fianchi si muovevano fluidi e veloci, il suo bacino strofinava sul mio clitoride a ogni affondo. Me lo sentivo dentro e sentivo le labbra di quella tizia, la sua lingua che giocherellava con il mio buchetto. Poi percepii dei passi e sentii un’esclamazione in russo, pronunciat
