Gli feci scorrere le dita lungo gli addominali. «Ti ricordo che il mio ultimo ragazzo ha cercato di svignarsela lasciandomi nelle mani di un branco di stupratori. Sicuramente frequento le persone sbagliate». «Mh... in realtà è ricomparso, così mi hanno detto. Ma non so quanti arti ancora interi abbia, in questo momento». Chiusi gli occhi e scossi la testa. «Cristo. Per fortuna non l’avevo ancora fatto conoscere ai miei». «Sei più lungimirante di quel che sembra» sbuffò lui. «E senza cuore, ma questo è ovvio: sei inglese». «Scusa, che cosa c’entra che sono inglese?» feci io, un po’ piccata. Sidor rise sottovoce. «Il romanticismo non è il vostro forte. Il che mi va benissimo, per inciso, anche se i miei svenirebbero all’idea». «Giusto... anche i tuoi genitori vivono qua, eh?». Lui ann