V. Il leone della FedeAssad-ed-Din, il Leone della Fede, pascià di Algeri, passeggiava al fresco della sera nel frutteto della Kasbah, la sua lussuosa dimora, sita sulle alture dominanti la città, e accanto a sé aveva la moglie Fenzileh, la prima signora del suo harem, da lui rapita diciotto anni addietro in un villaggio dello Stretto di Messina, nel quale i suoi seguaci avevano compiuto un’ardita scorreria. All’epoca del rapimento, Fenzileh era una ragazza di sedici anni circa, figlia di umili contadini; e la sua bellezza aveva acceso una vera passione nel cuore del suo rapitore, che ella aveva seguito senza lagnarsi. Ora, a trentaquattro anni, ella era ancor più bella, se fosse stato possibile. Le trecce abbondanti le si erano conservate di un nero bellissimo; la sua carnagione era semp