Avvicinò il viso al suo e lo baciò intensamente, prima che lui potesse obiettare, come sempre faceva quando lei gli voleva attribuire dei meriti che non si riconosceva. Infine si allontanò lentamente, lasciandolo inebetito, immobile a occhi socchiusi. “Adesso è il tuo turno.” La sentì annunciare con gaiezza. Aprì gli occhi e vide che gli stava porgendo un pacchetto rettangolare e sottile, grande come un libro. A malincuore, si sciolse dall’abbraccio e prese il dono, che scartò con cura. Si trattava di un piccolo dipinto, che non raffigurava alcun soggetto: c’erano solo un’infinità di minuscoli punti colorati. Riconobbe subito la mano artistica di Daisy. Con velocità sorprendente, i puntini si aggregarono fino a formare l’immagine di loro due che si baciavano nell’aula abbandonata, dove e