— Verrete con noi domani, cattivone? – chiedeva prima di lasciarmi. — Dove andate? — Dipende dal tempo e da voi. Ma avete almeno scritto qualcosa recentemente, tesoro mio? No! E allora eccovi una buona scusa per non venire. Ditemi, a proposito: poco fa, quando sono entrata, avete riconosciuto il mio passo? — Naturalmente. Ci si potrebbe ingannare? Chi non riconoscerebbe tra mille il passo della mia beccaccina? Mi permette di scalzarla prima d’andare a dormire? Sarà un gran piacere per me. Siete così gentile e così rosea in tutto questo bianco di merletti! E toccava allora ad Albertina darmi la buona sera con un bacio ai due lati del collo, mentre i suoi capelli m’accarezzavano come un’ala dalle penne acute e dolci. Per incomparabili che fossero già l’uno e l’altro quei due baci di pace