I.-2

2057 Words

Lei non si curava di chiudere una porta o, per contro, d’entrare per qualsiasi porta aperta, più di quanto se ne sarebbe curato un cane o un gatto. Il suo fascino, un po’ incomodo, era così di vivere in casa meno come una ragazza che come una bestia domestica la quale entra in una stanza, ne esce, si trova dovunque meno la si aspetti: e saltava – era per me un riposo profondo – sul letto al mio fianco, vi si faceva un posto e non si muoveva più, senza mai darmi il fastidio che dà un esser umano. Eppure, dovette rassegnarsi alle mie ore di sonno; e non soltanto rinunciare ad entrar nella mia stanza, ma a non fare più chiasso prima che io avessi suonato. Era stata Francesca ad imporle queste regole. Francesca era di quelle domestiche di Combray che sanno il valore del loro padrone: e il men

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