6. Erano arrivati a Mestre con due taxi, il primo marino il secondo normale. Le valigie di Jean erano diventate quattro e Gilles le aveva chiesto se non volesse lasciarne una in un deposito bagagli, tranne poi cambiare idea e commentare che forse non sarebbe stato prudente. Alla Hertz aveva noleggiato una bmw sedan, grande, silenziosa e veloce, e l’avevano stipata con i loro bagagli (bisognava ammettere che quelli di Gilles erano molto più contenuti, appena un borsone di dimensioni modeste). «Vorrei che ora mi spiegassi qualcosa» disse Jean, una volta che furono partiti. Gilles guidava bene, ma con l’attenzione di chi non è abituato a farlo. Jean non possedeva un’auto da anni. «Hanno ucciso i miei servitori» rispose, laconico, lui. Jean si ammorbidì un po’. «Lo so. E mi dispiace, Gil