Forse però quella del nostro malato non era sufficiente! Dev’essere così, perché il miglioramento che lui stesso aveva accusato non fu che di breve durata. La sera stessa, è venuto al nostro accampamento. Avendo saputo, da uno o dall’altro dei nostri negri, che un medico tubab era tra noi, veniva a implorare il soccorso del mago bianco, visto che il mago nero non era riuscito a curarlo. Dopo un sommario esame, il dottor Châtonnay gli ha somministrato semplicemente una dose di chinino. Il cliente non è stato avaro di barka (grazie) ma, mentre si allontanava, scrollava il capo scettico, fidandosi poco di un rimedio del quale nessun incanto o sortilegio avesse rinforzato l’efficacia. 12 febbraio. Oggi stessa cosa di ieri, come dicono gli uomini della nostra scorta. Faremo ancora una sola ta