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Per ordine superiore
(taccuino di appunti di Amédée Florence)
Stesso giorno. Poco fa ho dovuto interrompere perché il capitano mi ha chiamato per mostrarmi la traduzione del pezzo di documento strappato all’appetito di Moriliré. Riprendo il racconto cronologico degli avvenimenti.
Dunque troviamo la tenda vuota. Niente Moriliré. Nient’altro che i suoi lacci sul pavimento. Irritatissimo, il capitano Marcenay interpella gli uomini di guardia. Ma i poveri diavoli sono stupiti quanto lui. Affermano di non aver lasciato il loro posto e di non aver udito nessun rumore sospetto. Incomprensibile!
Ritorniamo nella tenda e solo allora notiamo che in cima c’è un buco abbastanza largo da lasciar passare un uomo, sopra cui si scorge un grosso ramo d’albero.
Tutto si spiega. Moriliré, mal legato,
