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A Sikasso
La missione Barsac giunse il 12 gennaio a Sikasso. Aveva così percorso in meno di sei settimane, cioè viaggiando a venticinque chilometri al giorno in media, i millecento chilometri che separano dalla costa quell’antica capitale del Kenedugu, diventata poi l’ultima fortezza di Samory.
Avendo l’Expansion française cessato, come si è detto, di ricevere le corrispondenze di Amédée Florence dopo la terza spedita da lui l’indomani della partenza da Kankan, a partire da quella data non avremmo avuto nessuna informazione della marcia della missione senza il taccuino sul quale l’abile reporter annotava, giorno per giorno, le sue osservazioni e i suoi appunti. Questo taccuino l’autore del presente racconto ce l’ha sotto gli occhi e non mancherà di fare, se serve, abbondanti citazioni
