8.
Per un po’ China rimase con la testa sul suo petto, ascoltando il suo cuore che batteva e il rumore del suo respiro. Aspettò, sveglia, ma con gli occhi chiusi.
Aspettò che arrivasse il desiderio, perché sapeva che sarebbe arrivato, se fosse rimasta lì. Voleva che arrivasse, ma non voleva andarlo a cercare. Non ne aveva bisogno.
E poteva restare sul petto di Nikandr finché voleva, perché sapeva che non avrebbe mosso un dito, non quella notte, non in quel momento. Sarebbe rimasto lì, con la sua testa sul petto e una mano tra i suoi capelli, respirando senza rumore, ma sempre più velocemente. Gli sarebbe diventato duro e sarebbe rimasto fermo lo stesso, senza attribuire nessuna importanza alla cosa.
China spostò la mano tra le gambe di lui e la posò sulla sua erezione.
«Ancora un seco
