Nikandr allentò leggermente la presa, consentendole di scivolare un po’ di lato, appoggiarsi su un gomito e guardarlo negli occhi. «Ti ricordi quando eravamo in quello chalet, in Francia?». Lui annuì appena. «E io ero stesa sul divano, tutta ammaccata, e piangevo? Non mi importava più... lo sai che non mi importava più. Andavo avanti per inerzia, perché c’eri tu che mi facevi spostare qua e là. Ecco, se tu muori è così che starò. E non ci sarai più tu a farmi spostare qua e là, quindi... morirò e basta, e non mi importerà». Gli accarezzò una guancia, continuando a guardarlo. «Capisco che sia difficile, Nika. Capisco che per te sia la cosa più difficile di tutte. Ma è un po’... be’, è un po’ l’unica soluzione accettabile. La soluzione in cui noi vinciamo, Red muore e tutto va al suo pos