«Ora datti da fare» concluse. Janet annuì e continuò a strusciarsi. Percorse il suo corpo con le mani, per poi prendere le sue, di mani, e guidarle su di lei. Si tirò su la maglietta e portò i seni alla sua faccia perché li succhiasse. Balistreri lo fece con notevole entusiasmo. Li morse e li leccò, cercando di prenderli tutti in bocca. Quando le sue tette furono lucide di saliva, lei scivolò verso il basso e gliele strusciò sul cazzo, ansimando dal naso per non fare rumore. Gli strizzò l’uccello tra i seni, facendolo ansimare. Poi tornò su, si alzò in ginocchio sopra al corpo di lui e lo guardò. Si toccò da sola le tette, muovendo il bacino al ritmo di un’immaginaria penetrazione. Balistreri seguiva le sue mosse con lo sguardo velato. Janet si allargò le grandi labbra con le dita, in mo