8. Tornarono a casa di Kyros che non era ancora l’ora di pranzo. Erano entrambi silenziosi e stranamente solleciti l’uno nei confronti dell’altro, come se Grace si vergognasse per la mancanza di fiducia e Kyros si vergognasse per essersi comportato troppo bene. In camera da letto Grace si liberò della camicia senza più i bottoni, che le nascondeva comunque a stento le tette. Poi si fece scivolare giù i pantaloni e scalciò via i propri slip. Nuda, si voltò verso Kyros che aspettava vicino alla porta con in viso uno sguardo ammirato. Le piacque, quello sguardo. Anche abituata com’era a ricevere l’ammirazione maschile, quella di Kyros la fece sentire orgogliosa di sé. «Quindi...» disse, indicandosi da capo a piedi con un gesto cerimonioso, «...tutto questo è al tuo servizio, si è detto. In