8. Moon tornò con il maglione pieno di semi di felce, segno che aveva attraversato qualche cespuglio e le piccole spore vegetali si erano attaccate al filato di cashmere come velcro. Disse che non aveva fame, ma che doveva cambiarsi, quindi salirono nella stanza che era stata loro riservata. Come tutto il resto della casa, era vecchia ma elegante. C’erano dei mobili di legno rossastro e un grande letto dalla testiera di ottone. Quando Kril ci si sedette sopra si rese conto che il materasso era di lana. Moon si sfilò il maglione e lo buttò da un lato, prima di sedersi a sua volta, sull’altro lato. «E dove sono finiti tutt- ah». Kril sorrise. «D’altronde, la mia lezione era finita e sapevano che tu non avevi ancora intenzione di parlare con loro». L’altro si passò una mano sulla facci