«Oh, sì». Kril avvampò, ma non smise di toccarsi. In un certo senso le piaceva che Moon la vedesse così. Sentì la punta del suo membro dietro, tra le natiche. Lo sentì premere e provò la prima fitta fastidiosa. Moon si fermò, aspettando che fosse davvero eccitata. Le entrò dentro un colpetto dopo l’altro, allargandola sempre di più. Faceva male, ma Kril era costantemente a un passo dall’orgasmo, a quel punto. E voleva sentirlo dentro di sé, lo voleva ogni secondo di più. Moon finì di entrarle dentro e si fermò. Scopami, pensò lei. «Tra un attimo». Era così grande, e duro, e largo... si sentiva tesa, divaricata, dolorante, piena, desiderosa che continuasse. Moon iniziò a muoversi e lei gridò di piacere e di dolore. Ma anche il dolore era bello, in quel momento. Era stimolante, eccita