Ti dicevo dunque che il tuo amico Loti è solo in casa, ben avvolto in un mantello di volpe e sul punto di scambiarsi per un derviscio.
Ha messo i catenacci alle porte e assapora il benessere egoista di starsene in casa, benessere tanto più grande rispetto al malessere di star fuori, in questa tempesta, in questo paese insicuro e inospitale.
La camera di Loti, come ogni cosa straordinariamente vecchia, desta strane fantasticherie e profonde meditazioni; il suo soffitto, di quercia scolpita, un tempo deve aver protetto ospiti singolari, esser stato riparo per più di un dramma.
L’aspetto generale è rimasto quello originario. Il pavimento sparisce sotto stuoie e spessi tappeti, unico lusso dell’alloggio; secondo l’uso turco, ci si toglie le scarpe all’ingresso per non sporcarli. Un divano b
