Non che avesse importanza. Mi rimisi i vestiti che avevo quando mi avevano rapita. Jeans blu scuro, scarpe da ginnastica bianche e rosse, maglione blu e cappottino rosso. Mi frugai nelle tasche: erano vuote. Mi sedetti sul coperchio del water e aspettai che Adrian tornasse a prendermi. Lo fece dieci minuti più tardi. Mi condusse con sé attraverso altri corridoi e altre stanze. Dei due vampiri che mi avevano rapita non c’era più traccia. Scendemmo al piano terra e poi uscimmo. L’aria era fredda e umida. Adrian mi portò fino a una macchina sportiva nera, mi aprì la portiera del passeggero e mi disse di allacciare la cintura. Lo feci. Ero stranita, stanchissima, molto affamata, debole. Pensavo che i vampiri volassero trasformandosi in pipistrelli o roba del genere. Posa