8. «Non ti chiedo nemmeno come hai fatto ad arrivare qua» disse Darien, sollevando lo sguardo su di me. Di nuovo, il riflesso della luna sulle sue guance bagnate lo tradì. «Oh, invece dovresti, ma magari in un altro momento. Sono stanca. Davvero, davvero stanca. Andiamo a letto». Mi sedetti sulle sue cosce e un attimo dopo eravamo nel suo letto, al buio. Mi chiesi che forma avesse, quella volta. Lentamente, mi liberai dei vestiti sporchi e strappati che indossavo. Il mio odore non era la fine del mondo, ma sperai che Darien potesse tollerarlo. Apparentemente poteva. Mi strinse a sé e mi tenne lì, sul suo petto, per quelle che mi sembrarono ore. Non dovettero essere che pochi minuti, però, e alla fine si sciolse dall’abbraccio e mi consentì di spogliarlo a sua volta. Ci infilammo tra