11. Quella notte ci fermammo in un minuscolo castello in un minuscolo paese, Montsoreau. Il castellano ci ospitò in due stanze: una camerata comune per i soldati e una stanzetta in cui trovammo posto io e Heraut. Mentre i soldati dormirono per terra, a me e Heraut furono date delle comode cassapanche. Inoltre tra me e lui fu stesa una tenda per mantenere la decenza. Mi svegliai con la schiena tutta rotta e fui felice di ripartire all’alba. Cosa piuttosto inquietante, molti degli abitanti del paesello erano venuti a vederci passare e si erano allineati ai bordi della strada che percorremmo per lasciare Montsoreau. «Benedicici, santa!» gridò uno. Guardai Heraut, confusa. «Benedicili, dai» borbottò lui. «Come dovrei fare?». «Fai una croce in aria e di’ qualcosa tipo: il Signore sia co