10.
Per la notte ci spostammo nella mia stanza. Heraut buttò una coperta su uno dei loro scomodi divani, come a dire che aveva dormito lì, poi si infilò tranquillamente nel mio letto.
La mattina seguente, subito dopo la colazione, mi disse che sarebbe andato a rifinire i dettagli della nostra partenza, il giorno dopo.
Avremo viaggiato via fiume, discendendo la Loira fino a Montsoreau su una chiatta e proseguendo poi a cavallo verso Chinon.
Io venni aiutata nella vestizione da una cameriera piuttosto spaventata. A giudicare dalla sua faccia, doveva essere stata quella che aveva preso la pagliuzza più corta tra le cameriere di palazzo. Quanto meno non fece commenti sulla lunghezza dei miei piedi. Invece mi assicurò che per il giorno seguente avrei avuto vestiti della mia misura.
Mi stav
