12. Fu molto difficile, parlare con Marie d’Anjou. Non mi sentivo in colpa per aver mentito sulle apparizioni angeliche. Se il tizio del futuro, chiunque fosse, non avesse galleggiato in aria circonfuso di luce davanti a centinaia di testimoni non avrei avuto bisogno di farlo, ma ormai era successo e non era stata colpa mia. Mentire sulle gesta di un mio ipotetico marito ormai defunto mi turbava molto di più, non sapevo nemmeno perché. Forse dipendeva dal fatto che... bene, ero nel Medioevo, non potevo cambiare la mentalità della gente fino a spiegargli che gli angeli non esistevano. Non sarebbe stato neppure giusto. Ma raccontare che mio marito mi aveva maltrattata e aveva abusato di me per anni... quello era approfittarsi della buona fede di chi ascoltava. Far loro credere che fosse il