7. Quella sera partecipai al mio primo banchetto. La mia cameriera, una ragazzina di forse quindici anni dall’aria ben pasciuta e dai denti guasti, mi portò degli altri vestiti, anche questi troppo corti. «Domani potreste scegliere le stoffe che preferite, madame, e le sarte vi cuciranno un nuovo guardaroba. Se posso permettermi, dovreste usare il verde, per evidenziare il colore dei vostri occhi». «Va bene» acconsentii, senza entusiasmo. «Grazie». Mi chiesi se avrei dovuto fare una riverenza anche a lei e mi risposi che probabilmente non era necessario. Lesot mi strappò senza pietà buona parte dei peli delle sopracciglia, provò a spalmarmi in faccia una crema bianca a base di metalli che le impedii di usare e alla fine ripiegò sul talco. Con una specie di bastoncino di argilla rossa