5. Il giorno dopo Caleb arrivò come previsto, ma con la faccia un po’ sbattuta. Leah sperò che almeno avesse passato una notte agitata, dopo l’exploit della sera precedente. A suo avviso, era stato obbiettivamente offensivo. Portarla in braccio fino al letto con stampata in faccia un’espressione “ora ti scopo fino a farti svenire” e poi limitarsi a darle un bacio da fratello maggiore sui capelli. La verità, ammise con se stessa, era che non faceva sesso da una vita. E purtroppo, sebbene non ricordasse una buona parte della notte che avevano passato insieme, ricordava perfettamente la tartaruga dei suoi addominali, la consistenza delle sue labbra e altri dettagli anatomici che non la aiutavano a dormire serenamente. Ormoni a parte, sapeva benissimo che non era una buona idea. Se si foss