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RHYS
Un bussare insistente alla porta della mia camera d’albergo mi svegliò di soprassalto. Mi misi a sedere di scatto, notai che era ancora buio e mi sfregai una mano sul volto. Non mi ero addormentato subito; vedere il volto di Olivia nella mia mente e ricordarmi la sensazione della sua vita sotto il palmo della mia mano me l’aveva fatto venire duro come una roccia. Non ero stato in grado di dormire con una maledetta erezione, per cui mi ero fatto venire per alleviare il desiderio, pensando a lei nel mentre. Solo allora ero calato in un sonno agitato. Sfortunatamente, mi stavano svegliando proprio quando mi ero finalmente addormentato per bene.
«Che c’è?» urlai, gettando le gambe oltre il bordo del letto. Ancora che bussavano. Mi alzai, andai alla porta e la spalancai, nudo dalla te
