17. Arthur Dyson, il vicino di casa del signor Peace, era irritabile, collerico, riservato. Aveva la disgrazia di essere affetto da un senso di superiorità che lo rendeva insopportabile, e che non lo aveva certo reso popolare né tra i suoi colleghi di York, né sul nuovo posto di lavoro. Forse, quel senso di superiorità traeva origine dalla sua esperienza all’estero, che è una delle più estenuanti forme di vanità. Benché non fosse un tipo loquace, talvolta cominciava a dissertare sul migliore funzionamento delle istituzioni americane rispetto a quelle britanniche oppure sull’orrendo carattere degli americani. Era il tipico inglese che, dopo qualche soggiorno all’estero, si sente in dovere di disprezzare tutto e tutti. Era gretto, meschino, piuttosto querulo, ma, più di tutto, era riservat