4. L’aria era ancora fresca quando lasciammo casa mia, il mattino successivo. Santos aveva il mio zaino buttato su una spalla e i capelli più arruffati del solito. Nonostante questo lo riconobbero più o meno tutti quelli che incrociavamo. Il mio quartiere era un quartiere popolare e buona parte di chi ci viveva aveva aiutato la Rivoluzione in un modo o nell’altro. Inoltre conoscevamo me. Quando il Comitato mi aveva assegnato quell’alloggio ero ancora una ragazzina di sedici anni. Già lavoravo e mi davo da fare come potevo, per cui la gente del quartiere aveva preso a benvolermi. Ero una specie di mascotte. Poi ero cresciuta, ma avevo mantenuto buoni rapporti più o meno con tutti. Il macellaio mi teneva da parte i tagli economici ma teneri, la verduraia mi regalava sempre dei mazzetti di