Temevo che mentisse, che mi rinnegasse di fronte a tutti i guerrieri riuniti di fronte a me. Mi irrigidii, persino il mio cuore sembrò fermarsi mentre aspettavo di essere salvato o rifiutato. Non avrebbe dovuto importare. Non l’avevo nemmeno conosciuta, non per davvero. Avevamo solo condiviso un sogno, io e lei. Uno solo. E d’improvviso ero terrorizzato che non fosse stato abbastanza. Se mi avesse rifiutato, qualcosa dentro di me si sarebbe rotto, qualcosa che, fino a poco prima, non sapevo nemmeno che esisteva. Un’anima? L’amore? Non lo sapevo, ma era profondo, e istintivo. Il Cacciatore dentro di me era vulnerabile nei suoi confronti, vulnerabile in un modo che non avevo mai creduto possibile. Ero nudo, esposto. Debole. Tutto il mio essere si tenne in equilibrio sul filo del rasoio ment