Rinvio Minus si fermò trafelato e bussò. Il portale cigolò sui cardini, Vetus lo squadrò in silenzio. «Mi scusi, sono in ritardo». Non aveva neppure fatto in tempo a cambiarsi. Vetus scosse la testa e lo fece passare. Salì di corsa i tremila gradini fino all’Aula Grande: da dentro veniva un sussurro concitato e continuo. Minus trasse un respiro profondo e aprì la porta, e tutti gli sguardi si fissarono su di lui. «La stavamo aspettando» disse Rafel. Minus entrò vergognoso: era la sua prima Assemblea e già si faceva notare. «Chiedo scusa» sussurrò abbassando gli occhi dinanzi al Grande Guardiano. «Ho avuto un contrattempo… cioè, vari contrattempi e…» «Vada a sedersi.» Sgattaiolò in cima alla gradinata e sedette in un angolo. Il semicerchio dell’Aula, gremito e inondato dal sole, era