3.-1

2004 Words

3. Chiusi gli occhi e quando li riaprii ero in un letto. Un letto morbido, dai cuscini panciuti, dalla testiera a spirali d’ottone. Ero sotto alle lenzuola e al copriletto, con i capelli sparpagliati attorno, nuda. Il lino della biancheria era fresco e la debole luce di una lampada a olio conferiva un alone rosato alla stanza. «Eh?» feci, strizzando gli occhi. Fino a un secondo prima stavo danzando e ora ero in quella camera che non avevo mai visto e... Ah, certo, pensai. Thygarest era spaparanzato tra le lenzuola, con gli occhi socchiusi e un’espressione tra il soddisfatto e l’assonnato in viso. Una delle sue braccia era allungata tra i cuscini. I capelli gli spiovevano sulle spalle, mai perfettamente fermi. «Siamo nella Cittadella?» chiesi. Thygarest annuì. «Non aveva più molto sen

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