CAPITOLO III Nel quale ci si sistema Una volta trovata questa spiegazione, curiosa, ma senza dubbio esatta, i tre amici erano ricaduti in un sonno profondo. Non avrebbero potuto trovare un luogo più tranquillo e più calmo per dormire in pace. Sulla terra, i palazzi delle metropoli risentono non meno delle casette di campagna di tutte le scosse impresse alla crosta del globo; sul mare, le navi, vengono sballottate dalle onde, non sono che sobbalzi e continuo movimento; nell’aria, i palloni oscillano senza posa sugli strati fluidi delle varie densità; solo il proiettile, galleggiando nel vuoto assoluto, immerso in un silenzio totale, era in grado di offrire ai suoi ospiti il più completo riposo. Chissà dunque fino a quando avrebbero dormito i nostri tre avventurosi viaggiatori, se non f