9. Lunedì mattina Nathalie arrivò alla Gordon & Partners presto, come sempre. Il suo assistente era già lì. Le fece i complimenti per l’abbronzatura e le annunciò che doveva “dirle una cosa”. Sembrava non stare nella pelle. «Be’? Dimmi questa cosa, quindi» fece Nathalie, scortese, mentre metteva su il primo caffè della giornata. Non era felice, doveva ammetterlo. Aveva preso la decisione giusta, ma non era felice, e quella notte le mani di Hunter sul corpo le erano mancate come l’aria se stai annegando. «È un po’ confidenziale. Riguarda la causa con la Lumen». Nathalie non era felice neppure di quello. La causa era sua e mollarla l’avrebbe messa in una posizione di debolezza con gli altri soci, ma la sera prima ci aveva pensato. Probabilmente poteva passarla a un collega sostenendo di