10. Hunter incespicò sulla porta e quasi ruzzolò per terra. Si aggrappò a un mobile e si raddrizzò con una certa fatica. «Lo so che non dovevo venire...» biascicò, zigzagando verso di lei. Nathalie lo prese per le ascelle e lo guidò verso il divano. Dire che fosse ubriaco fradicio non rendeva l’idea: era così ubriaco che era un miracolo che fosse riuscito ad arrivare fin lì. Mentre lo faceva sedere notò che aveva un ginocchio dei pantaloni macchiato e le mani sbucciate. «Che cosa ti è successo, Hunter?» gli chiese, mostrandogli i suoi stessi palmi. «Scivolato». Sollevò il naso verso di lei e fece una smorfia. «Sei così bella». Nathalie sospirò. «Okay, vado a prendere del disinfettante. Resta lì, va bene?». Hunter annuì. Mentre andava verso il bagno si rese conto che lui si stava a