3. Nelle due ore seguenti Lauren restò mezza intontita. Nessuno ci fece troppo caso, tutti attribuirono la cosa al fatto che era sbronza. Solo dopo, dopo aver salutato gli ospiti, dopo aver lasciato la festa, Rivet le chiese se stesse bene. Lauren si portò una mano alla testa. «Mi sento... strana». «Già, lo vedo». Erano fermi a poca distanza dalla grande costruzione di mattoncini rossi dove lui, poche ore prima, l’aveva “preparata” per la sera. «Non mi hai drogata, vero?» chiese. Non era un’accusa e Rivet non la prese come tale. «No. Ma potresti essere sotto shock... per lo schiaffo, per Gage, per essere stata costretta a succhiarmi l’uccello... non lo so». Lei si passò una mano sulla faccia. «Non... non ci sto più insieme a lui, comunque». Rivet si strinse nelle spalle. «Bene