«Già, lo sento. Be’, se ti rifiuti non ti farò il culo contro la tua volontà». Lauren aprì gli occhi di scatto. Lo guardò. «Che cosa?». «Che cosa?» ripeté lui, in tono perplesso. Era riuscito a farla tutta bagnare, questo era vero, ma Lauren fino a quel momento non aveva capito con precisione che cosa volesse da lei. «Non puoi... uhm... non puoi farlo senza farmi male, sai. Non l’ho mai fatto. Mi farai gridare di dolore, sanguinare e chissà cos’altro. Forse potresti cambiare... piano». Lo accarezzò a sua volta, resa ardita dalla sua apparente ragionevolezza. Gli fece scorrere una mano sul petto, per fermarsi sul suo stomaco. Lui rise sottovoce e le scostò la mano. «Ti sei appena fregata da sola, culetto vergine. Ma posso farlo senza farti male, farti gridare di dolore o sanguinare.