- C’era questo scritto appuntato alla porta della chiesa - disse porgendolo al parroco. - Non ho trovato altro, signor parroco.
- Ah, per il potere di Madre Chiesa! - esclamò Sir Oliver, - ma questo è sacrilegio! Se si trattasse del capriccio del re, o se fosse il signore del maniero, sta bene! Ma che un qualsiasi mascalzoncello in giustacuore verde debba appiccicare dei cartelli alla porta di un santuario... eh no, è puro sacrilegio, sacrilegio; e c’è chi è stato arso vivo per mancanze di molto minor peso! Ma che c’è scritto qui? La luce se ne sta andando. Buon “Master” Richard, tu hai occhi giovani. Leggimi questo libello, ti prego.
Dick Shelton prese la carta e lesse forte. Conteneva pochi versi di una filastrocca assai rozza, malamente rimata, scritta a caratteri grossolani e con un’ortografia deplorevole. Correggendo alla meglio l’ortografia, ecco quello che diceva:
«Avevo quattro frecce sotto la cintura
Quattro per le pene che ho dovuto soffrire.
Quattro per il numero degli uomini cattivi
Che spesso e volentieri m’hanno fatto patire.
Una è andata; una è già ben spedita;
Il vecchio Appleyard è morto.
Una è pronta per “Master” Bennet Hatch,
Che Grimstone ha incendiato, muri e tetto.
Una è per Sir Oliver Oates,
Che tagliò la gola a Sir Harry Shelton.
Sir Daniel, tu ti prenderai la quarta;
E crediamo che sia buona giustizia.
Avrete ciascuno la vostra parte,
Una freccia nera in ogni cuore nero.
Mettetevi in ginocchio per pregare:
Siete ladri già morti, che lo vogliate o no».
“ John Aggiusta-tutto” del Bosco Verde
e la sua allegra brigata.
“ Nota bene”: abbiamo altre frecce
e buona corda di canapa per altri del vostro seguito.
- Ah, povera carità e povere grazie cristiane! - si lamentò Sir Oliver. - Signori miei, questo è un brutto mondo, e diventa peggio ogni giorno. Giuro sulla croce di Holywood che sono innocente d’ogni male fatto a quel buon cavaliere, in atto o intenzione, innocente come il bambino non battezzato. E neppure gli è stata tagliata la gola; anche qui si sbagliano, e vivono ancora testimoni attendibili che lo possono dimostrare.
- Non giova, signor parroco - disse Bennet. - Questi sono discorsi fuori luogo.
- Ma no, “Master” Bennet, no. State al posto vostro, buon Bennet - rispose il prete. - Devo far manifesta la mia innocenza. Non intendo in alcun modo perdere la mia povera vita per un errore. Chiamo tutti a testimonio che in quella storia io non c’entro. Non mi trovavo neppure a Moat House. Ero stato mandato a fare una commissione prima delle nove...
- Sir Oliver - disse Hatch, interrompendolo, - siccome non volete farla finita con questo sermone, userò altri mezzi. Goffe, suona il buttasella.
E mentre la tromba squillava, Bennet si accostò al parroco stupito e gli sussurrò violentemente all’orecchio.
Dick Shelton vide l’occhio del prete volgersi per un istante a lui con uno sguardo allarmato. E aveva di che riflettere; perché quel Sir Harry Shelton era il suo padre naturale. Ma non disse parola, e mantenne il viso impassibile.
Hatch e Sir Oliver discussero insieme per qualche minuto la loro mutata situazione; fu deciso di buon accordo di riservare dieci uomini non soltanto a presidio di Moat House, ma anche per scortare il prete attraverso il bosco. Frattanto, siccome Bennet doveva rimanere, il comando del rinforzo fu dato a “Master” Shelton. E non c’era altra scelta; gli uomini non erano che villici rozzi, stolidi e inesperti di guerra, mentre d**k non solamente era popolare, ma risoluto e serio molto più di quanto la sua età non comportasse. Sebbene la sua gioventù fosse trascorsa in quella rustica contrada, il ragazzo era stato bene istruito nelle lettere da Sir Oliver, e Hatch in persona gli aveva mostrato come usare le armi e gli aveva inculcato i primi principi del comando. Bennet era sempre stato gentile e pronto ad aiutare; era uno di quelli che sono crudeli come la morte per chi considerano nemici ma ruvidamente fedeli e ben disposti verso gli amici; ed ora, mentre Sir Oliver entrava nella casa vicina a compilare con la sua scrittura rapida ed elegante un “memorandum” degli ultimi avvenimenti per il suo signore, Sir Daniel Brackley, Bennet si avvicinò al suo alunno per augurargli l’aiuto di Dio nella sua impresa.
- Dovete fare il giro lungo, “Master” Shelton - gli disse, - passando per il ponte, se ci tenete alla vita! Mandate avanti di cinquanta passi un uomo sicuro, per attirare i colpi; e procedete cauto finché non sarete al di là del bosco. Se le canaglie vi assalgono, fuggite di galoppo; rimanere non gioverebbe a nulla. E andate sempre avanti, “Master” Shelton; non mi tornate indietro, se vi preme la vita; ricordatevi che non ci sono aiuti a Tunstall. E ora, visto che andate a combattere le grandi guerre per il re e io continuo a rimanere qui con estremo pericolo per la mia vita e solo i santi sanno se ci rincontreremo mai più quaggiù, vi do gli ultimi consigli prima che partiate. Tenete d’occhio Sir Daniel; non è uomo sicuro. Non riponete la vostra fiducia nel prete; non ha cattive intenzioni, ma fa la volontà degli altri; è un’arma in mano a Sir Daniel! Fatevi rispettare, là dove andate; e cercate sempre di farvi amici forti e sicuri. E dite qualche paternostro per Bennet Hatch. Ci sono al mondo canaglie peggiori di Bennet. Ecco tutto, e Dio vi aiuti! - E il cielo sia con voi, Bennet! - disse d**k di rimando. - Voi mi siete stato sempre un buon amico, e lo ripeterò sempre.
- E sentite ancora, figliolo, - soggiunse Hatch, con un certo imbarazzo, - se quel John Aggiusta-tutto mi dovesse pizzicare con una freccia, potreste, forse, destinare un marco d’oro o forse anche una sterlina alla mia povera anima; perché è probabile che me la passerò brutta in purgatorio.
- Farò come volete, Bennet - rispose d**k. - Ma che idea, amico mio! Noi ci rincontreremo, e dove avrete più bisogno di birra che di messe.
- Così vogliano i santi, “Master” d**k! - fece l’altro. - Ma ecco che arriva Sir Oliver. E se fosse così svelto con la balestra come con la penna, sarebbe un bravo soldato.
Sir Oliver diede a d**k un pacchetto sigillato, con la soprascritta: «Al mio onoratissimo signore, Sir Daniel Brackley, cavaliere, da consegnare al più presto».
E d**k, infilandoselo nel giustacuore, lanciò un ordine e prese la strada del villaggio in direzione di ponente.