«Le mie... mani?» sorrise lui. Le guardò anche Amintha. Erano mani dalle dita lunghe e snelle, grandi e forti, curate e dalle vene in rilievo sul dorso. Erano mani virili, ma anche mani di musicista. Le vide stringersi sui seni di Colette. Erano grosse tette scure e morbide. Nathaniel le liberò dalla scollatura della camicia da notte, mettendo in mostra i capezzoli bruni. Li accarezzò e poi tornò a palpare le sue mammelle. «E voi, eccellenza? Se posso chiederlo, voi... a che cosa dovreste rinunciare per fare piacere al Signore?». Lui la aiutò a liberarsi della veste. «Io? Oh, suppongo a tutto. Sì, a tutto, Colette. Dovrei imitare San Paolo e rinunciare a ogni cosa. Vieni qua. Inginocchiati sulle mie gambe. Voglio...» Amintha vide Colette obbedirgli. Un ginocchio a destra e uno a sini