C I N Q U E Cinque metri…tre…due…. La moto rallenta, ma non è abbastanza, e siamo a meno di un metro dal bordo. Mi preparo per la caduta, sicura che è così che morirò. Poi, accade la cosa più impensabile: sento un forte rumore e sbatto in avanti mentre la moto si scontra con qualcosa e si ferma del tutto. Un pezzo di metallo, squarciato dall’esplosione, sporge dal ponte e si è andato a incastrare nel raggio della nostra ruota anteriore. Sto seduta sulla moto in stato di shock. Guardo lentamente in basso e mi si gela il sangue: sto penzolando nel vuoto, oltre l’orlo della voragine. Non c’è completamente niente sotto di me. Decine di metri sotto vedo il bianco Hudson gelato. Non capisco come mai non stia precipitando. Mi giro e vedo che l’altra metà della moto — il sidecar — è ancora sul