S E I Guido la moto nello stretto passaggio tra le rocce, e l'unica cosa che so è che stiamo volando. Per un attimo ci libriamo nell'aria, e nel mentre mi domando se il ghiaccio terrà quando lo colpiremo — o se ci schianteremo finendo nell’acqua ghiacciata, dritti verso una morte certa e brutale. Un secondo dopo sobbalzo con tutto il corpo: abbiamo urtato qualcosa di duro. Ghiaccio. Lo colpiamo a 230 chilometri all'ora, più veloce di quanto immaginassi, e come tocchiamo perdo il controllo. Le gomme non hanno aderenza, e la mia guida diventa una specie di scivolata controllata; faccio del mio meglio per reggere il manubrio che ondeggia freneticamente. Ma, con mia sorpresa e sollievo, almeno il ghiaccio tiene. Voliamo sopra la solida lastra di ghiaccio che è l'Hudson, sterzando a destra