“Non sparare!” urla. “Rimani dove sei!” gli urlo per risposta, ancora non del tutto pronta a ucciderlo. Rimane fermo, ubbidisce. “Non sono uno di loro!” urla. “Sono un sopravvissuto. Come te. Hanno preso mio fratello!” Mi chiedo se è una trappola. Ma poi alzo la visiera e lo squadro: vedo i suoi jeans consumati, ricoperti di buchi, proprio come i miei, vedo che indossa un solo calzino. Guardo più da vicino e vedo che non ha guanti, e che le sue mani sono blu; non ha nemmeno cappotto e indossa solo una logora maglia termica grigia, piena di buchi. Soprattutto, vedo che ha una faccia scheletrica, più scavata della mia, e noto le sue occhiaie. Non si fa neanche la barba da tempo. Non posso nemmeno fare a meno di notare quanto inaspettatamente attraente sia, nonostante tutto. Sembra avere