Capitolo sette Annabel Strappo i vestiti di dosso a Charlie nel momento in cui entriamo nella stanza del motel. Il suo ringhio è come quello di un animale. Mi leva la maglietta, tira giù le spalline del reggiseno e getta la cartella di mio padre sul pavimento. Per quanto abbia voglia di leggerla, ho il corpo che pulsa di desiderio. Qui. Al sicuro. Charlie. A giudicare dal suo sesso duro che mi preme contro la pancia, Charlie sta provando la stessa sensazione. Le mie labbra si serrano sulle sue, mentre mi fa arretrare verso il letto; un rombo sommesso gli sale dal petto per tutto il tempo. Traffico con il bottone dei suoi pantaloni mentre lui si sbottona la camicia e se la sfila. “Via i vestiti,” mi ordina, come se non ci stessi già lavorando. “Ho bisogno di te nuda. Adesso.” Adoro la