Annabel “È proprio come quando eravamo ragazze.” Sorrido a Sarah, che si acciglia perché mi sono spostata. Ha un paio di forbici in una mano e una ciocca dei miei capelli nell’altra, e mi sta sfoltendo le punte come una parrucchiera professionista. Ho schiarito i capelli, tingendoli di un rispettabile biondo casalinga, e ora Sarah me li sta accorciando all’altezza delle spalle. “Ti ricordi quando mi hai rasato un lato della testa e hai tinto il resto di viola?” Sarah ride. “Eravamo sicurissime che alla mamma sarebbe venuto un colpo, ma non ha detto una parola.” “Già, penso che si sia fatta una grassa risata, quella volta.” Stiamo ancora soffrendo entrambe, in modo pacato, per la morte di nostra madre, a due anni di distanza. Mia sorella mi passa le dita tra i capelli. “Questo è piutt