A Harry, comunque, stava piacendo parecchio e non si stava affatto ponendo il problema di aver trasformato un predatore in un gattino. Semplicemente, non era il modo in cui vedeva il mondo. Susanna lo stringeva tra le labbra, lo succhiava e lo leccava, tutto insieme, e le cose andavano benissimo. Il suo respiro era accelerato e probabilmente stava per venire quando lei lo morse anche. I suoi canini trapassarono la pelle sottile del suo cazzo, bucandogli i corpi cavernosi. «Ahi!» si lamentò Harry. «Cristo, stavo per finire...» Susanna alzò gli occhi su di lui e gli rivolse un sorriso ironico. «Non vorrei mai essere accusata di farti venire troppo presto». «Su con la vita, Harry... non te l’ha mica staccato!» infierì Adrian, che a quel punto sembrava decisamente divertito. Harry gli la