VII. Riflessioni religiose suscitate dalla malattia e costruzione di una casa di villeggiatura Nessuno che legga queste righe si aspetterà ch’io possa descrivere l’orrore che pervase la mia anima a questa terribile visione. Intendo, che mentre era un sogno, ero immerso in quell’orrore; ma non è possibile dire l’impressione che rimase nella mia mente quando mi destai e compresi che si trattava soltanto d’un sogno. Purtroppo non avevo nessun principio religioso, ché quelli che l’educazione di mio padre mi aveva istillato erano svaniti dopo otto anni di ininterrotta vita licenziosa da marinaio, e di costante conversazione con compagni scapestrati e dissoluti come me. In quel periodo di tempo non ricordo di avere avuto un solo pensiero che s’innalzasse a Dio o mi portasse a fare un esame di