7 Il diretto per Marsiglia era pronto, e sui marciapiedi i facchini spingevano i carretti in mezzo al fumo e al rumore, sotto il chiarore livido che scendeva dalle tettoie a vetri. Davanti agli sportelli aperti, i viaggiatori intabarrati andavano e venivano. All’estremità della galleria offuscata dalla fuliggine e dalla polvere, appariva, come in fondo a un canocchiale, un piccolo arco di cielo. Grande come la mano, rappresentava l’infinito del viaggio. La contessa Martin e la buona signora Marmet erano già nella loro vettura, sotto la reticella carica di valigie, con i giornali gettati vicino a loro sui cuscini. Choulette ancora non si vedeva, e la signora Martin non lo aspettava più. Eppure aveva promesso di trovarsi alla stazione. Aveva fatto i suoi preparativi per il viaggio, e riscos