4. Le mani strette al parapetto della torre dei sorveglianti, Sienna sopportava con stoicismo gli affondi dell’uomo dentro di lei. Gemeva sottovoce, fingendo un entusiasmo che era ben distante dal provare davvero. John La Guardia era un peso medio in tutti i sensi. Un po’ abbondante sulla vita, di taglia M al di sotto. La teneva per i fianchi e grugniva felice, sicuro che anche lei si stesse divertendo, cosa che in fondo deponeva a suo favore. Non si eccitava per la sua sofferenza, quantomeno. Quando ebbe finito Sienna decise di lusingarlo un po’ chiedendogli di aspettarla. Per non tirare troppo la corda finse di venire pochi secondi più tardi. A quel punto si voltò, languida e sensuale, appoggiandosi a lui e facendogli scorrere le mani sul petto. «Era un sacco di tempo che non stavo