«Cristo santo, Cassie...» gemette Dane. Gli rivolsi un sorriso dispettoso, poi andai a prendergli da bere. Mi feci largo tra gli avventori per lo più maschi del locale, scivolando tra loro, infilandomi apposta nei passaggi più affollati. Lanciai qualche occhiata verso il separé, ma come ho già detto era chiuso da uno specchio monodirezionale, per cui non vidi nulla. Invece ero sicura che Dane vedesse benissimo tutti quelli contro cui mi strusciai “involontariamente”, e anche il paio di mani che si allungarono per toccarmi il culo. Mi appoggiai al bancone e un tizio sulla ventina si appoggiò accanto a me. «Ti offro io da bere, tesoro» disse. Inarcai un sopracciglio. Lui sorrise. «Sul serio, quello che vuoi». «Una soda al limone». «Vuoi restare sobria, mh? Buona idea». Sentii la su